giovedì 28 luglio 2011

Siti di lavoro e social network

Ormai praticamente tutti i siti di lavoro si stanno lanciando con la creazione di comunity sui principali social network.

Ottimo: nuove forme di comunicazione al servizio delle aziende e dei candidati per favorire il più possibile l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro.

Più che allargare il bacino, l’intento dovrebbe essere riuscire a trovare canali migliori per scovare i giusti candidati che con i media consolidati non si riescono a coinvolgere.

Questo sulla carta.

Poi nella realtà si trovano pagine Facebook nate con l’intento solo di attrarre utenti fornendo loro servizi non personalizzati, generici e inutili per i fini sopra menzionati. Perché inserire nella bacheca della pagina sul social offerte di tutti i tipi se l’utente può già crearsi un alert personalizzato sul sito di lavoro? Leggere tutte le offerte indifferenziate è solo inutile perdita di tempo!

Qual è allora il motivo che spinge questi siti a creare proprie FanPage su Facebook e account su LinkedIn e Twitter, se poi non fanno altro che replicare le stesse cose (con servizi peggiori perlatro) già presenti sul loro sito?

L’idea che mi sono fatto è che questi siti vogliano semplicemente farsi belli agli occhi dei loro clienti affermando così di essere sui nuovi media, quindi sono siti all’avanguardia, al passo con i tempi.

Invece non è assolutamente così: media nuovi significa anche modalità di comunicazione nuove. Non si può prendere una piattaforma totalmente nuova e utilizzarla come una vecchia!  O la si utilizza adeguandosi a nuove forme di comunicazione o l’operazione è totalmente controproducente.

Social Media Recruiting in Italia è ancora un concetto presentato per farsi fighi, ma ad oggi forse solo un paio di consulenti sono in grado di farlo con una buona probabilità di successo.

Tutti gli altri cavalcano l’onda della curiosità di recruiter poco informati che vengono così “raggirati” da soluzioni e trovate totalmente inutili che, se ben confezionate, fanno credere di essere la nuova forma di reclutamento del domani.

Non sto dicendo che tra non molto il recruiting passera anche dai social network, dico solo che passerà attraverso diverse forme di comunicazione e diversi sistemi per dare visibilità alle offerte e ai candidati.

Il mondo si evolve, servono occhi e menti aperte!!!!!

martedì 26 luglio 2011

Come trovare lavoro, siti di lavoro e social network

Che in Italia non si sappia come trovare lavoro, ormai è un dato di fatto.



Di solito lo si motiva con il fatto che il cosiddetto "Mercato del Lavoro" è regolato da leggi piuttosto giovani e che quindi non sia ancora maturo.



Anche se la legge Treu risale ormai al 1997, l’ipotesi è verosimile, avvalorata dal fatto che con la cosiddetta Legge Biagi, le regole sono ancora cambiate, confondendo ancora di più chi cerca occupazione.



Nonostante queste leggi ci equiparino alle più progredite forme di mercato del lavoro, in Italia restano ancora diffuse arcaiche modalità di ricerca. Infatti più di due lavoratori su tre trovano occupazione grazie a contatti diretti. Una volta era il passaparola di paese, adesso sembra essere progredito in network online.



Nuove forme di comunicazione per vecchie strategie di ricerca.

mercoledì 13 luglio 2011

Lavoro ai giovani sotto i 30 anni: tutti a cercare lavoro!

Lavoro per 64.000 giovani sotto i trent’anni tra luglio e settembre.

In Italia.

Solo questo potrebbe far saltare sulle sedie molti precari e inoccupati dello stivale.

Ma c’è di più: sempre nel periodo luglio-settembre sarebbero ben 162.600 i nuovi assunti , di cui 107.000 con contratto non stagionale che diventeranno poi contratti a tempo indeterminato per 46.000 persone.

A dichiararlo è una rilevazione effettuata dal Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro in base alle dichiarazioni di assunzione delle aziende per il terzo trimestre di quest'anno.

Potremmo anche fermarci qui, senza entrare troppo nei numeri per perdere il senso di questi dati: sembre che uno spiraglio ci sia, e il fatto che questa informazione non sia stata strumentalizzata da nessuna parte politica sembrerebbe confermare la bontà dei dati.

A questo punto il prossimo passaggio è quello di preparare un buon curriculum vitae, visitare i maggiori siti di lavoro e cominciare a proporsi con intelligenza alle aziende.

Tra i siti di lavoro infatti si  vede un certo fermento, molte aziende sembrano ancora attive, e cercano i migliori talenti prima della pausa estiva.

Speriamo che quest’anno le vancanze le dobbiamo perdere perché impegnati in colloqui!!!!




giovedì 7 luglio 2011

Trovare lavoro: cosa non fare per trovare lavoro

Ieri per puro caso stavo facendo uno screening di cv arrivati per una ricerca di personale.

Accade assai di rado che me ne occupi io, per cui non sono assuefatto a modalità e proposizioni fuori luogo e inutili.

Di sicuro tutti sono motivati da buone intenzioni o ragionevoli motivazioni. Difficilmente si è mossi dall’ignoranza, per quanto il mercato del lavoro italiano debba ancora crescere molto di consapevolezza.

Per cui riflettendo ho pensato che in molte bacheche online o su diversi manuali si leggono consigli su cosa fare per trovare lavoro, ma più raramente sono evidenziate le cose da non fare per trovare lavoro.

Probabilmente alcune persone che leggono i consigli su come trovare lavoro, non trovano le loro metodologie, per cui pensano che la loro sia una modalità di candidatura alle inserzioni alternativa e sconosciuta ai più, tanto che tendono ad adottarla pensando di essere gli unici a proporsi in quel modo.

lunedì 4 luglio 2011

Video Curriculum addio?

Era la moda di qualche anno fa. Adesso sembra però tramontato.

Il Videocurriculum.

Una bella cravatta, faccia pulita e lì, davanti ad una webcam del pc a cercare di raccontarsi.

L’idea è buona.

Ben presto però si è scontrata con necessità oggettive.

La prima: i tempi.

Un video per definizione per essere valutato va guardato. E guardarlo, magari con attenzione, ci vuole tempo.  In fase di prescreening sarebbe impensabile, ma anche in una fase successiva risulta sempre inadeguato: ipotizziamo che un selezionatore abbia valutato positivamente un candidato leggendo il suo cv cartaceo e vorrebbe incontrarlo per un colloquio. Avendo a disposizione un Videocurriculum può già farsi un’idea di chi è. Vero. Ma qui si incontra il secondo problema.

Capacità realizzative.

Si perché se un candidato è anche bravo di suo, ma inesperto su come inquadrarsi, che sfondo impostare dietro di lui, cosa dire e come dirlo, rischia veramente di fare flop.  Tenendo conto di tutto ciò il selezionatore di turno opterà per chiamare il candidato comunque. Per cui la visione del Videocurriculum risulta quasi inutile. Quasi, perché comunque un’idea il selezionatore se l’è fatta lo stesso.

Senza entrare troppo nei dettagli di altre sfaccettature, il Video Curriculum ha piano piano perso di slancio ed ora è pressoché inutilizzato.

Meglio la classica foto sul cv, o la foto su LinkedIn.

Oppure, se proprio non si vuole prendere il rischio di un colloquio si procede con Skype, sempre più utilizzato negli incontri per profili qualificati: difficile che per un colloquio un selezionatore convochi un candidato molto distante: meglio fare due chiacchiere su Skype così da abbattere le distanze. Se poi si procede oltre, allora si continua in modo un po’ più classico.

Stiamo ancora cercando il miglior formato curriculum.

Nel frattempo: Videocurriculum addio?

mercoledì 29 giugno 2011

Lavorare da casa online

Lavorare da casa online non è più impossibile.Anzi è un fenomeno sempre più diffuso e non solo fra i professionisti.
Infatti, se prima per i Liberi Professionisti poteva essere una consuetudine avere un proprio ufficio magari a casa, adesso sempre più categorie si stanno avvicinando a questo genere di attività.
Vantaggi:
- zero costi per spostamenti casa/lavoro
- possibilità di personalizzare e ottimizzare il tempo
- zero possibilità di litigare con i colleghi
Svantaggi:
- maggiori possibilità di distrazioni legate alla mancabza di una supervisione "a occhio"
- minor possibilità di intessere relazioni con colleghi
- solitamente questo tipo di collaborazione ha formule contrattuali atipiche
Data Entry, professionisti, blogger, traduttori, musicisti, giornalisti, customer service, negozi online: sono molte le categorie professionali e le professioni che si sposano con il lavoro da casa online.
Una volta definito come Telelavoro, non mai effettivamente decollato per la mancanza di fiducia da parte delle aziende nel lasciare al "dipendente" la facoltà di autoregolarsi in orario, prestazioni e volontà di collaborare.
Magari si è aperto uno spiraglio anche se sui siti di lavoro non sono molte le offerte di lavoro per questo tipo di opportunità.
Diciamo che queste soluzioni sembra che nascano con un confronto collaboratore-azienda, altrimenti è difficile trovare online annunci di lavoro per lavori da casa online.
Che stia cambiando qualcosa nel mercato del lavoro?

martedì 21 giugno 2011

Migliori siti dove trovare lavoro

Sembra che gli ultimi dati Nielsen confermino il trend positivo del portlae Helplavoro.it.
Sarebbe ora al secondo posto per numero di utenti mensili, dietro solo al colosso Infojobs.
Non male per un sito nato solo 3 anni fa e capace di imporsi grazie all'intelligenza e la bravura dei suoi creatori.
Difficile capire quale sia la formula vincente, sono infatti più fattori a contribuire a questo successo.
Di sicuro la competenza dei tecnici, la bravura nello scegliere i partner giusti e sembra una personalizzazione delle offerte stanno facendo del sito Helplavoro.it uno dei più apprezzati siti di annunci di lavoro in Italia.
Si perchè sia chi cerca lavoro che le aziende che lo offrono sembrano tutti concordi nell'affermare che il sito Helplavoro.it sia uno dei più semplici, pratici, ma allo stesso tempo completo del panorama italiano.
Chissà se qualcuno lo copierà adesso!

mercoledì 8 giugno 2011

Come trovare lavoro

Come trovare lavoro?

Per riuscire con minore difficoltà a trovare o cambiare lavoro qualche segreto c'è.

Non un decalogo di consigli e espedienti tratti da qualche manualetto per trovare lavoro, ma proposte e soprattutto considerazioni nate da chi lavora quotidianamente nel recuiting.

Abbiamo già parlato dei siti contenenti annunci di lavoro, differenti per target e tipologia di ricerche.
Oltre a quelli e al classico “passaparola” il consiglio più vivo è quello di mantenere sempre attivo il proprio network di conoscenze nel proprio campo professionale.

sabato 7 maggio 2011

Siti dove trovare lavoro

Finalmente un elenco completo dei più affidabili siti dove trovare lavoro in Italia.

Non è stato facile, perché, al di la dei numeri, sono molti i siti formalmente validi, ma che alla fine non contengono nulla di già visto su altri e che quindi non fanno altro che fotocopiare quanto già presente in rete.

Non mi riferisco ad aggregatori dedicati alle offerte di lavoro (JobRapido, CareerJet, InDeed, Trovit giusto per citarne alcuni) ma siti che dovrebbero avere “annunci propri di prima mano” e che poi invece a mano prendono e fotocopiano ricerche già presenti sul altri siti.

Si è detto un elenco di siti dove trovare lavoro.

Prima però facciamo una distinzione in base al grado di esperienza e tipo di lavoro che si va a cercare.

venerdì 29 aprile 2011

Miglior Formato Curriculum per farsi selezionare

Finalmente sembra che si sia arrivati ad una soluzione sulla definizione del miglior formato per l’invio del curriculum.
Sostenitori del formato europeo si sono per anni confrontati con chi invece sosteneva il formato personalizzato e chi invece predilige il form presente direttamente sul proprio sito web.
E dunque ecco la soluzione: dipende dal tipo di ricerca!
Sembra una non risposta, invece è un punto di partenza molto importante.
Infatti ora chi si candida per aziende che ricevono molti curricula sanno che è meglio un formato tradizionale e molto schematico come quello europeo.

giovedì 28 aprile 2011

Come trovare lavoro

Se non trovi lavoro è inutile continuare a inviare migliaia di cv a raffica: meglio fermarsi e capire il perché non si ottiene una occupazione. Analizzare cosa non va, farsi consigliare, cercare di capire perché i selezionatori non ci selezionano.
Se invio molti curriculum e ottengo pochi colloqui (o addirittura nessuno) evidentemente c’è qualcosa che non va.
I motivi potrebbero essere molti e farsi aiutare da qualcuno esterno e con più esperienza potrebbe essere veramente d’aiuto.  Qualcuno che i cv li legge, che quotidianamente fa screening e riesce, esternamente, a dare dei consigli per scrivere meglio un cv, o porsi in modo diverso in base alle offerte di lavoro a cui ci si candida.
Evidentemente non la pensa così un noto sito dedicato al mondo del lavoro che tra i suoi nuovi strumenti per trovare lavoro ha inserito la possibilità di rispondere contemporaneamente a più offerte di lavoro.
Così i candidati possono candidarsi a più ricerche senza dover ogni volta mandare mail diverse, ecc…
Della serie: noi diamo quello che ci chiede il nostro utilizzatore. Non spetta a noi educarlo su come si fa per trovare lavoro.

venerdì 15 aprile 2011

Strumenti per migliorare il curriculum

Ecco, ci siamo arrivati.
Probabilmente è il frutto del periodo che stiamo vivendo: molte candidature per pochi posto di lavoro appetibili.
Per cui bisogna farsi notare, per poter essere selezionati. Quantomeno superare il primo scoglio della selezione: lo screening dei cv.
Nei post precedenti abbiamo parlato dell’importanza del formato con cui è scritto un cv e della lettera di presentazione e abbiamo anche affrontato il tema di come riuscire ad essere più visibile rispetto agli altri candidati.
Tutte soluzioni abbastanza semplici, di sicuro richiedono tempo, pazienza e meticolosità.
Oggi leggiamo

martedì 12 aprile 2011

Trovare lavoro: come farsi selezionare


Il nostro curriculum deve essere la risposta alla domanda che si pone un selezionatore quando apre ogni cv: ”Per questo ruolo, cos’ha questa persona di meglio degli altri per cui io lo debba selezionare?”
Ecco: bisogna sempre tenere in testa questa domanda, e con questa proporre la nostra candidatura.
Il selezionatore va convinto della nostra unicità e del fatto che siamo noi la persona giusta per quella determinata selezione.   Non necessariamente il nostro è il miglior cv in assoluto, ma dobbiamo essere il migliore per quella ricerca.

lunedì 28 marzo 2011

Facebook illegale

Molti selezionatori ammettono che vanno dare un sbirciata ai profili su Facebook dei candidati per migliorare il giudizio che hanno di loro.

Compatibilmente con il grado di privacy impostato dall’utente, sfogliano foto, leggono post, commenti, link inseriti, al fine di capire meglio la personalità della persona che stanno selezionando.

Uno strumento come un altro, dicono.

Illegale!

giovedì 24 marzo 2011

Come trovare lavoro

Cercare lavoro non deve diventare un lavoro!


Ma allora come si fa a trovare lavoro?

Qual è la ricetta per trovare lavoro?

Ma poi: esiste una ricetta per trovare lavoro?

Al di la delle formule magiche, i trucchetti che decine di manuali vanno propinando (in questo periodo dove è anche più difficile ricollocarsi ne stanno nascendo come funghi) ci posso essere semplici strategie che si potrebbero seguire al fine di avere più opportunità professionali.

mercoledì 23 marzo 2011

Siti dove trovare lavoro

Sempre più siti dedicati al mondo del lavoro.


Buona notizia. Ma forse no.

Tutti più o meno belli, tutti più o meno ricchi di offerte di lavoro.

Qual è il problema allora?

Il problema sta nella solita domanda che ci si pone quando ci si trova davanti ad un nuovo sito dedicato al mondo del lavoro: come fare a capire qual’è valido e quale no?

martedì 22 marzo 2011

Partecipare ad Amici

In 20mila per sei posti.


Senza nemmeno un contratto che possa dare “sicurezza”.

Messa così sembrerebbe assurda tutta questa partecipazione, ma stiamo parlando di uno dei programmi di maggior successo della Tv negli ultimi anni: Amici.

20mila sono stati gli aspiranti cantanti, sei i ragazzi ammessi alla prima puntata e uno è stato il vincitore: lunedì 7 marzo si è celebrata infatti la finale che ha incoronato Virginio come vincitore nella sezione Canto.

lunedì 21 marzo 2011

Tu dove vuoi lavorare?

Ferrari, Microsoft, STmicroelectronics.


Ecco le aziende dove vorrebbero andare a lavorare gli Italiani.

Il sondaggio è stato effettuato da Randstad su un campione di 7000 potenziali futuri dipendenti.

Le aziende su cui scegliere erano 150 rappresentative delle 750 presenti in Italia con più di 1000 addetti ciascuna.

Dalla ricerca emergono anche altri dati interessanti: per gli italiani il salario è il fattore più importante che determina l’attrattività verso un nuovo posto di lavoro, al secondo la stabilità e al

terzo le prospettive offerte per il futuro.

Differenze tra uomini e donne: i primi cercano aziende innovative, opportunità di carriera internazionale, e in generale aziende che offrono prospettive future.

Per le donne è ritenuta molto importante invece la comodità del luogo di lavoro, l'atmosfera di lavoro piacevole e l'equilibrio tra lavoro e vita privata.

E tu: dove vorresti andare a lavorare?

venerdì 18 marzo 2011

Fusione di primavera

Openjob ricomincia ad acquistare!
Dopo un paio di anni in netta ascesa (con l'acquisizione di diverse società e il conseguente rafforzamento in aree o zone strategiche) si era fermata,ma la notizia era nell'aria.
così si è concretizzata e ufficializzata proprio in questi giorni: Openjob acquista Metis.
Diventa così la seconda azienda del settore a capitale itliano (la prima resta G.I.) e adesso si lancia diretta e competetitiva a concorrenza di quelle che fino a poco fa erano rienute giganti irraggiungibili.
Un segno importante per il mercato del lavoro in generale.
E' indubbio che si punta ad una crescita ed un intervento di questo tipo segna per tutto il settore un chiaro segnale su come si prevede sia il futuro.
Evidentemente hanno i giusti riferimenti, speriamo che questa fusione non porti esuberi, ma migliori ancora di più servizi di per se già decisamente buoni di due tra le società meglio gestite sul territorio italiano.
Che la primavera porti altre novità?

venerdì 25 febbraio 2011

Ma chi decide qui?

Perchè la gente non vuole prendere decisioni?
"Ho sempre fatto così e tuttosommato mi trovo bene": mai frase più pericolosa.
Persone che dovrebbero far diminuire i costi e aumentare i benerfici con scelte (e magari anche rischi) preferiscono non decidere piuttosto che esporsi.
Perchè?

giovedì 10 febbraio 2011

Miglior formato curriculum

Qual è il miglior formato cv da inviare alle aziende?

Non esiste.

Vi spiego perchè e perchè sono anche stanco di pormi la domanda….

Ogni persona che cerca lavoro ha una sua opinione.

Ogni selezionatore pure.

E non c’è verso di trovare un punto di incontro. Non solo tra chi cerca lavoro, ma pure tra i selezionatori.

Allora: chi lo manda personalizzato, chi rigidamente Europeo, chi le classiche due pagine, chi papiri di quattro, chi manda la lettera di presentazione e chi nulla in accompagnamento al cv.

Per cui una prima selezione viene fatta facendo il matching fra selezionatore e job seeker (se ha quindi azzeccato il formato cv giusto), la seconda sui contenuti.

Forse una soluzione sarebbe quella di chiedere al selezionatore di turno, prima dell’invio, che tipo di cv vuole ricevere.

Altrimenti è un terno al lotto. Magari in futuro si riuscirà a convergere su qualche formato.

Per ora inviamo e incrociamo le dita!

mercoledì 9 febbraio 2011

Reality Job

Il mondo HR in prima serata su La7


Dal 22 febbraio La7 lancia “Il Contratto – Gente di Talento”, un Programma dedicato al mondo del lavoro condotto da Sabrina Nobile.

Per la prima volta il mondo HR conquista la prima serata.

Ogni settimana:
· un’Azienda diversa
· 3 candidati ad una posizione organizzativa che hanno già affrontato la prima fase del processo di selezione
· un coach che avrà l’obiettivo di supportare, accompagnare, motivare e stimolare i 3 candidati per far si che ciascuno di loro possa cogliere al meglio l’opportunità di entrare in Azienda.

Si parlerà di mondo del lavoro, talenti, competenze, motivazione, selezione, sviluppo, cercando di portare in prima serata temi cari e importanti per il nostro lavoro.

E voi cosa ne pensate? Cosa può dare il media televisivo al mondo HR?

Sarà un trasmissione pallosa fatta solo per riempire un palinsesto e incapace di attrarre pubblico oppure la metteranno in vacca stile GF?

lunedì 24 gennaio 2011

Saresti disposto a tutto?

Se cade lui mi resta solo una laurea e con quella come ci campo?


Mettendola a frutto e facendo sacrifici? Ti direi io!

Sacrifici…

Che parola antica.

Adesso a 25 anni bisogna essere arrivati. Sistemati. Tranquilli e senza problemi.

Piuttosto che vivere fuori di casa dovendo far quadrare i conti ogni mese, meglio starsene a casa e godersela.

Disco, vacanza, smartphone, vestiti firmati.

Non deve mancare niente.

Ma come fare se si vuole essere anche indipendenti?

Ovvio! Bisogna frequentare le persone giuste!

Un lavoro vero e proprio che se ha successo porta a quindici ben remunerativi minuti di celebrità.

Ecco, adesso mi domando: molto giovani si lamentano (giustamente) del fatto che molte aziende ingaggiano neolaureati proponendo stage anche non retribuiti. Con la possibilità di entrare nell’organico dell’azienda. E che spesso non si concretizza.

Allo stesso modo, invece, pochi si lamentano di anni di “stage” presso discoteche, eventi, spettacoli, provini per cercare di intraprendere una carriera nello showbiz.

I recenti fatti di cronaca lo provano: magari anni per riuscire a trovare “il giro giusto”, ma se poi funziona allora tutti sul carro per essere celebrati.

Mignotte, showgirl, nani e ballerine: anni ai margini a sbavare, per poi strappare un po’ di notorietà, contratti, ospitate.

E sconosciuti in un attimo vengono catapultati in un sistema perverso ed effimero: diciottenni come “Ruby Rubacuoori” o Noemi Letizia, prostitute come Patrizia Daddario e Nadia Macrì , personaggi senza né arte né parte come i vari Costantino & C per citare gli ultimi e più famosi VIP nostrani.

Ma l’elenco potrebbe essere quasi infinito.

L’unica cosa che mi sconvolge è l’essere disposti a tutto pur di riuscire ad arrivare.

Ragazze con laurea disposte a prostituirsi a ricchi anziani danarosi, giovani forti solo di addominali e una cultura totalmente assente e inutile, direi anche.

Chi ha ragione?

Difficile a dirlo.

Sembra che l’alternativa a vivere ai margini per anni sia questa.

Cos’è peggio: vivere anni di privazioni per raggiungere una carriera professionale che si potrà godere solo ad età matura, oppure provare in tutti i modo di sfondare disposti a qualsiasi compromesso?

venerdì 14 gennaio 2011

Preferibilmente con meno di 23 anni

Parlando di tematiche legate al mondo del lavoro ieri mi confrontavo con un amico e ne è nato un interessante scambio di opinioni.
Quando si parla di inserzioni di lavoro, le vedute sono sempre divergenti, più pragmatico io e più formale lui.
Ieri sostanzialmente la visione era molto simile dove il tema principale è la forma con cui sono scritte le ricerche di personale in Italia.

giovedì 13 gennaio 2011

Le Agenzie per il Lavoro aiutano a trovare lavoro o confondono chi lo cerca?

Ma le Agenzie per il Lavoro aiutano a trovare lavoro e o confondono ancora di più in un panorama di per sé sempre piuttosto confuso tipico del mondo del lavoro italiano?
Difficile dirlo, ma se ci si limitasse a leggere blog, confronti online e lettere alle redazioni di giornali e siti internet la riposta sembrerebbe essere inequivocabile.
La domanda che mi pongo io invece è questa: perché tanto accanimento verso questi soggetti?
Voglio dire: tempo fa c’erano solo gli Uffici di Collocamento. 
Cercando di non generalizzare troppo, non ricordo di uffici particolarmente efficienti, però guai a scagliarsi contro queste “istituzioni” statali. Le inefficienze venivano digerite come inevitabili e si sopportava mestamente un servizio che poteva e avrebbe dovuto essere migliore. Poi, nel 1997, c’è stata una piccola grande rivoluzione con l’introduzione di soggetti privati autorizzati a fare concorrenza a questi organismi, spesso veri e propri carrozzoni.
Da allora un fiorire di lamentele, diti puntati e ingiurie di ogni genere, come se non trovare lavoro fosse causato unicamente da questi soggetti.  Con questo prendo in considerazione solo uno dei tanti aspetti della situazione: il quadro è molto più complesso e delicato e meriterebbe molta più attenzione.
Quello che penso è che il tema dell’occupazione è un tema molto sensibile e può far alterare anche gli animi più tranquilli. Non trovare lavoro implica conseguenze non solo economiche, ma anche psicologiche, da qui le enormi speranze riposte, ma purtroppo spesso disattese.
Di sicuro in Italia è sempre mancata una cultura a quello che può essere definito il “mercato del lavoro” dove non esiste mercato, ma persone spaesate che si rivolgono alla disperata verso soggetti che meglio riescono a farsi notare. Sì perché il problema che noto spesso è che chi cerca lavoro lo cerca nei posti sbagliati.
Adesso forse si sta cominciando a capire qualcosa, ma con difficoltà e troppo lentamente.
Tornando alla domanda iniziale, le Agenzie per il Lavoro secondo me non confondono chi cerca lavoro per come sono strutturate e per quello che fanno, ma lo confondono perché nessuno dice a chi cerca lavoro come fare a trovarlo. O a chi rivolgersi di adeguato per le proprie possibilità. Piuttosto che con le Agenzie per il Lavoro magari ci si potrebbe arrabbiarecon i Centri per l’Impiego, soggetti pubblici che, constatato l’impossibilità e l’incapacità a fare vera concorrenza con i soggetti privati (per un mare di motivi che qui sarebbe difficile esplicitare) dovrebbero cominciare a fare veri servizi pubblici utili alla collettività. Ma quanti sanno che in teoria i Centri per l’Impiego potrebbero fare il bilancio delle competenze e indirizzare chi cerca lavoro verso il miglior soggetto o strumento adeguato per lui? Uso il condizionale perché dubito che molti siano in grado di farlo in modo adeguato…. 
Però sono soggetti pubblici, cosa vuoi farci, non puoi pretendere più di tanto, abituati a inefficienze croniche di apparati statali o parastatali.  Più facile prendersela con soggetti privati che campano sulla pelle di chi cerca lavoro.
Sinceramente non so chi ci campa di più sopra……

mercoledì 5 gennaio 2011

Siti dove trovare lavoro

Secondo me ce ne sono troppi.
E chi cerca lavoro si trova disorientato tra decine di siti di lavoro, più o meno ben fatti.
In genere mal fatti, difficilmente consultabili e con scarse reali opportunità.
Sinceramente non conosco il motivo di questa proliferazione, di sicuro noto lo smarrimento di chi cerca lavoro e si trova a navigare giorni interi, illuso da molte ipotetiche opportunità.
Spesso, per mascherare la scarsità e pochezza degli annunci presenti, si trovano le opportunità categorizzate per regioni. Per regioni? Ma ti pare che se cerco lavoro come impiegato me ne vado a lavorare a 90km di distanza? Cerco a Novara e trovo offerte di Cuneo?!?!?
Improponibile.
Cercare lavoro non deve diventare un lavoro.
Directory veloci da consultare, offerte categorizzate bene e, non secondario, annunci reali.
Non che chi pubblica inserisca annunci fasulli (al limite alcune Agenzie per il Lavoro, conoscendo i loro clienti, aprono ricerche sapendo che da li a poco l'azienda cliente ne farà richiesta. Ma questa è un'altra storia).
Per annunci reali intendo offerte aperte e non ancora concluse.
Sembra una banalità, ma molti siti di seconda fascia o nuovi, pescano le inserzioni già pubblicate su altri siti, senza interessarsi di verificare se e quando le ricerche vengono rimosse. Nel migliore dei casi il link a cui fanno riferimento non porta a nessuna pagina (con l’illusione del candidato nel leggere un'offerta in linea e non più attiva), nel peggiore dei casi vengono riportati gli estremi delle aziende, con conseguente invio di candidature ormai non più desiderate.
Altro problema: a questo punto, agli occhi dei candidati, sono le aziende che passano per incapaci. O per false. O per qualsiasi retropensiero possa nascere in chi ripone speranze e ambizioni e se le trova disilluse con allarmante regolarità.
Concordo nel dire:"Più fonti ci sono e meglio è", però non è intollerabile che utenti in cerca di migliori opportunità lavorative si trovino a sprecare tempo prezioso per colpa di inefficienze e informazioni errate.
Sinceramente piuttosto che cercare, spulciare perdersi nei meandri di offerte di terza, quarta e quinta mano, un "jobseacker" (detto in inglese sembra anche una cosa cool...) dovrebbe investire il proprio tempo per se stesso. Mettere in mostra le sue capacità.
Gli strumenti sono sempre di più, e se si trasformasse tutto il tempo perso cercando offerte, aspettando risposte ecc..., in attività propositive (tessere una rete di rapporti professionali, creare siti dove mettere in mostra le proprie capacità, partecipare a forum e gruppi online dove dimostrare la propria competenza, ecc...), potremmo girare il rapporto fra domanda e offerta.
Saranno le aziende a cercarci, o quantomeno avranno più elementi per considerarci migliori di molti altri candidati.
Così anche tutti i siti poco validi, verrebbero spazzati via in modo naturale.
Così cercare lavoro non sarà più un lavoro, il lavoro sarà quello di creare un buona e costruttiva immagine di se stessi.
Utile per farsi trovare da chi offre lavoro.
Fantascienza?
Vedremo.

martedì 4 gennaio 2011

Offerta di Lavoro: Direttore Commerciale

Offerta di lavoro di oggi: Direttore Commerciale Alter Ego dell'Imprenditore.
La ricerca ha sede in Emilia Romagna ed è effettuata da una Società di Selezione molto valida di Milano.
Il candidato ideale ha esperienza nella vendita diretta e dovrà gestire un team di persone.
Ricerca interessante per un ruolo non facile.
Adatta a figure commerciali con esperienza ed un bagalio di esperienze importante.
Per maggiori informazioni e per candidarsi clicca qui

lunedì 3 gennaio 2011

Offerta di lavoro del giorno: Laureati in Ingegneria

Oggi la proposta si riferisce ad una ricerca molto interessante per Neo Laureati in Ingegneria.
Il luogo di lavoro è Milano e chi svolge la selezione è una consolidata Società di Selezione per conto di una importante azienda leader nel settore automotive.
Secondo me è una delle migliori ricerche aperte in questo momento.
Leggetevi l'annuncio, se avete le caratteristiche inviate il cv e poi, se verrete contattati, ditemi cosa ne pensate!!!
http://www.talentmanager.com/offerte-di-lavoro/Neolaureati-Ingegneria-Milano-Intermedia-Selection-Srl/36741354.html

Formato Curriculum

Sembra quasi essere uno dei temi del giorno.
Quale è il miglior formato per inviare i cv?
Credo che la risposta non sia così banale come si potrebbe pensare, anche perchè le correnti di pensiero sono veramente molte.
Per trovare una risposta partirei dal chiedermi perchè ci si pone queste domanda e credo che la risposta sia in molti casi sempre la stessa: siccome si inviano molti cv e non si ottiene risposta, si tende a individuare nel formato del cv il problema principale. Risolto quello, il cv verrà sicuramente letto con maggiore cura e il candidato scelto.
Purtroppo dubito sia così semplice, anche perchè, a meno che il cv non sia veramente illeggibile, tutti i curricula che arrivano ad un selezionatore serio vengono presi in considerazione.
Credo che la domanda che ci si dovrebbe porre durante la stesura di un cv dovrebbe essere: "Come posso fare per farmi notare e fare in modo che il selezionatore scelga me?".
Ecco, qui sta il bello.
Troppo facile fare un elenco delle proprie capacità o competenze ed inviarle quasi spam in risposta ad ogni inserzione che sembrerebbe anche solo vagamente avere i giusti requisiti perchè si possa essere idonei.
In questo momento la "lotta" per un buon posto di lavoro è sempre più difficile: per ogni inserzione ci sasà sempre qualcuno che formalmente avrà più titoli, requisiti o referenze migliori.
Da qui la capacità di saper emergere.
Farsi notare.
Inserire e personalizzare il cv in modo che chi li legge ne intraveda una figura in linea con il profilo ricercato.
Senza inventarsi niente, ci mancherebbe!
Lettera di presentazione: per certe ricerche è fondamentale.
Perchè stai rispondendo all'inserzione? Cosa ti spinge a rispondere? Cos'hai di più rispetto agli altri candidati?
Farsi notare.
Ed essere consapevoli che oggi più che mai alle inserzioni rispondono in molti, con alle spalle esperienze valide e validi requisiti.
Social Network: sempre più utili.
In pochi hanno trovato lavoro con un contatto diretto su un Social Network, ma sempre di più sono stati valutati sulla base di quanto fanno o non fanno sui social.
Non credo molto alla leggenda del selezionatore che accede a Facebook per vedere cosa fa o cosa pubblica un candidato, ma sono sicuro che molte selezioni vengono gestite valutando i post inseriti su Linkedin, su eventuali blog gestiti da candidati e tracce che si trovano on line con una accurata ricerca sui principali motori di ricerca.
Dunque più che al formato, consiglierei di focalizzarsi sui contenuti.
Sul cv, ma soprattutto su quanto si fa o non si fa sul web.